GranTouristas 10 years later

Abstract EN: GranTouristas is the digital layer of the Italian Pavilion at the 2012 Venice Architecture Biennale; a community of thousands of participants that aggregates around social media with the aim of sharing a common imaginary and to generate collective and collaborative creative intentions between digital and analog. In other words GranTouristas is a jouney in Italy meeting interesting people working on new architectures. GranTouristas is by Daniele Mancini, Stefano Mirti, Remo Richetti with the contribution of the GT community.

Abstract ITA: GranTouristas è il layer digitale del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia del 2012; una comunità di migliaia di partecipanti che si aggrega attorno ai social media con l’obiettivo di condividere un immaginario comune e di generare intenzioni creative collettive e collaborative a cavallo tra il digitale e l’analogico. In altre parole GranTouristas è un viaggio in Italia per incontrare creativi irregolari. GranTouristas è un progetto di Daniele Mancini, Stefano Mirti, Remo Ricchetti con il contributo della GT community.

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The community is the message. Il caso GranTouristas
di Daniele Mancini

GranTouristas è stato un progetto di engagment realizzato nel 2012 (ben dieci anni fa!) senza alcuna finalità speculativa ed economica ma solo con l’intenzione di esplorare le pure potenzialità aggregative dei social media. GT si è rivelato un grande esperimento collettivo al quale hanno partecipato numerose personalità della cultura italiana proveniente dai più diversi settori creativi. Un gioco intenso che ci ha tenuti impegnati, per circa quattro mesi, in un continuo scambio di punti di vista, in uno sforzo accumulazione di idee e spunti di discussione, in operazioni di scrittura e riscrittura, di commenti e annotazioni che potevano essere condivisi solo tramite piattaforme social.

Dicevo un progetto di ben 10 anni fa. Che senso ha parlarne “ancora” oggi, dunque? Quali sono i caratteri che lo rendono paradigmatico e significativo nel panorama contemporaneo? Quali erano gli spunti di innovazione che arrivano fino ai giorni nostri? Il digitale si sa, ha un tempo di consumo rapidissimo e la sostituzione continua e incessante delle tecnologie avviene inesorabilmente in un brevissimo battito di ciglia…

Innanzitutto GT è stato un esperimento unico e rappresenta ancora oggi una specie di stato dell’arte dell’engagement social a grande scalenel settore della comunicazione e dell’architettura. E questo è uno stato di fatto, non si annoverano al momento altri esperimenti in tal senso. Inoltre, le modalità di lavoro non provenivano da ricette codificate, ma dall’attitudine empirica del provare, sbagliare, riprovare, imparare, sperimentare oltre … che ha rappresentato un momento ricco e vitale che ha trasceso le limitazioni del mezzo tecnologico.

Nel 2012 Luca Zevi ha curato il Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia. Con la complicità di Maria Luisa Palumbo, curatrice e all’epoca ricercatrice indipendente, abbiamo proposto insieme a Stefano Mirti e Remo Ricchetti di aggiungere un layer digitale al contenitore fisico ed espositivo, una sorta di estensione virtuale alimentata appunto dalla collaborazione di un numero considerevole di colleghi.

La proposta iniziale è stata quella di mappare le esperienze creative più stimolanti ed eterodosse in quel momento attive in Italia: in pratica il progetto di un tour a tappe nell’Italia creativa contemporanea che potesse completare o “arricchire” virtualmente il senso del Padiglione Italia fisico. Un Gran Tour progettato tramite Facebook e altri social media.

La condivisione delle tappe, la proposta delle possibili tappe in un immaginifico tour nell’Italia creativa irregolare, divergente, controversa, non ancora diventata “tradizione” ed estranea al consumo culturale consueto e rassicurante e consolatorio delle riviste e della comunicazione main stream, è diventata ben presto un gioco molto sofisticato a cui man mano prendevano parte sempre un maggior numero di creativi. Creativi con proprie ossessioni e visioni.

L’aggregazione delle “tappe” non è stato altro che la costruzione di un immaginario di riferimenti collettivo al quale attingere liberamente per generare stimoli creativi e intenzioni progettuali.

Questo immaginario è stato discusso dapprima su un gruppo Facebook, dopodiché si è proceduto alla costruzione del cosiddetto Atlante delle Tappe che ha avuto una eco sia su una pagina facebook dedicata sia su Tumblr, che con il suo sistema di tag ha garantito una collezione ordinata per concetti chiave.

Nel mentre che il “viaggio” a più mete si svolgeva e la narrazione del Gran Tour Social prendeva corpo, si è aggiunto un livello meno compilativo e speculativo, ma più pragmatico e propositivo. Quello appunto progettuale.

In seno alla community si sono distinte personalità che hanno proposto da far diventare le loro intuizioni veri e propri progetti reali, possibili solo con la partecipazione di un gran numero di contributors.

Ecco che in quel momento l’espressione the medium is the message si è brillantemente trasformata in the community is the message.

In un istante è divenuta insignificante la differenza tra consumatore di contenuti e creatore di contenuti. La narrazione condivisa ha posizionato tutti sullo stesso piano e l’engagement è stato orizzontale piuttosto che verticale. La regia doveva orientare autorevolmente le discussioni ma al contempo lasciare emergere dall’indeterminatezza della flânerie, cioè del tipico vagabondare senza meta, stimoli e spunti sostenuti dalla community, per poter realizzare progetti a cavallo tra digital e analogico.

Si seguito sono riportati i punti cardinali per potersi immergere, ancora oggi, a distanza di dieci anni, nel mesmerico mondo del GranTouristas e una lista bibliografica di riferimenti per approfondire il progetto.

Punti di accesso a GT

Gruppo discussione FB : https://www.facebook.com/groups/GranTouristas/
Pagina Atlante FB: https://www.facebook.com/GrandTourVeniceBiennale012/
Pagina Atlante Tumblr: https://grantouristas.tumblr.com/archive
Instagram: https://www.instagram.com/grantouristas/
I progetti generati a cavallo tra il digitale e l’analogico dalla community:
https://www.facebook.com/GrandTourBiennalediVenezia012

Riferimenti

Presentazione ufficiale di Gran Touristas per Engaging Media Venezia 2019
Di Daniele Mancini
https://issuu.com/unpacked/docs/gran_touristas_venice_biennale_2012

GranTouristas, Padiglione Italia, Biennale Architettura
Di Paolo Priolo
https://www.klatmagazine.com/architecture/necessary-099-grantouristas-padiglione-italia-biennale-architettura/6564

L’architettura sui social tra diritti d’autore e divulgazione
di Davide Tommaso Ferrando
https://www.domusweb.it/it/opinion/2019/10/30/architettura-sui-social-la-contesa-tra-diritti-dautore-e-divulgazione.html

GranTouristas A Unique Tour Of Italy Italian Pavilion Architecture Biennale Venice 2012
https://fadmagazine.com/2012/09/03/grantouristas-a-unique-tour-of-italy-italian-pavilion-architecture-biennale-venice-2012/
di Mark Westall

GranTouristas
di Alica Horvathova
https://www.behance.net/gallery/16667543/GranTouristas

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Daniele Mancini is Ph.D. in Theory of Architecture. He worked in France at Jakob+ MacFarlane Architects and in The Netherlands at Wiel Arets Architects. He is currently involved in teaching activities at IED Istituto Europeo di Design di Roma.

Irene Rinaldi worked in Spain at De La Puerta Architects and in Italy at Schiattarella Associati where participated to the design of Italian Pavillon for the Japan Expo 2005 in Aichi (Nagoya)

UNPACKED Studio started in January 2005 thanks to the Young Entrepreneurs European funds “Sviluppo Italia”.